Urbino, 24 agosto 2016
h. 3.36…ancora nelle orecchie il boato… il tintinnio dei vetri… il rumore dei bicchieri caduti a terra…accendiamo il cellulare…
h. 4.39: il messaggio nel gruppo della CRI…chi è disponibile a partire?
h. 5.00: c’era già un equipaggio pronto a partire…sistemiamo l’ambulanza…prepariamo ciò che ci viene in mente possa servire…
h. 6.00 partiamo: il primo equipaggio della CRI di Urbino è in ambulanza…nella nostra mente si accavallano tanti pensieri: dove andremo, cosa troveremo, saremo capaci di portare l’aiuto necessario?… Al momento l’importante è esserci
h.8.30 arrivo a Pescara del Tronto, poi… un susseguirsi di emozioni: la speranza nel cuore… le macerie negli occhi che spesso lasciavano il posto alle lacrime…il silenzio…il dolore…la forza e la voglia di rialzare la testa e di ripartire…da zero.
Non dimenticheremo mai quei momenti…l’odore della polvere…gli sguardi delle persone che abbiamo incontrato…quei luoghi sono una cicatrice che ci porteremo dentro.
Per sempre.
Oggi, come 5 anni fa, noi volontari della CRI di Urbino, vogliamo essere qui, per portare un pensiero a chi ci guarda da lassù; vogliamo rendere omaggio “AI PICCOLI ANGELI DI PESCARA DEL TRONTO”.
Un piccolo angioletto viene portato in alto da un aquilone; la felicità di un bambino che gioca possa aver permesso a questi piccoli angioletti il passaggio dalla vita terrena alla vita eterna con spensieratezza.
Un aquilone, uno dei simboli di Urbino, possa essere il segno del nostro affetto per questi piccoli che il terremoto ha strappato troppo presto alla vita.
Questa pietra è per loro, per questi angioletti che mentre tranquillamente dormivano e sognavano, questo evento improvviso ed inspiegabile ha distrutto il loro futuro, perché per noi saranno sempre presenti nei nostri cuori.
Pescara del Tronto, 24 agosto 2021